Progetto di formazione – Un’istituzione ferita: interventi di “postvention” nelle scuole – Per le scuole del meratese e casatese – 14, 19 e 28 febbraio 2019

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Cari tutti il 14, 19  e 28 febbraio 2019 sono stati fatti i tre incontri del progetto:

Un’istituzione ferita: interventi di postvention nelle scuole“.

 

Leggi gli articoli su Merateonline:

Merate: tre incontri sul tema del suicidio e del postevention

Merate: i genitori a convegno sul suicidio tra gli adolescenti. 7 casi in 3 anni, dato più alto in Lombardia. Parlano 2 esperti

Leggi l’articolo de La provincia del 21/02/2019:

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Scarica le slide del Dott. Antonio Piotti:

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 Di seguito una carrellata di foto del terzo incontro dedicato ai ragazzi (28/02/2019)

 

Di seguito una carrellata di foto del secondo incontro dedicato ai genitori (19/02/2019)

Di seguito una carrellata di foto del primo incontro dedicato agli insegnanti e agli psicologi degli sportelli scolastici (14/02/2019).

 

 

Rationale del progetto:

L’Associazione DietroLaLavagna,
con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico per la Lombardia, dell’ ASST di Lecco, di ReteSalute e con il contributo del Comune di Merate promuove un progetto di formazione di tre incontri dedicato a docenti, genitori e studenti sul tema del suicidio e sulla “postvention” a seguito di tale evento.

Gli incontri verranno condotti da neuropsichiatri infantili e psicologici della Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria per l’infanzia e l’adolescenza dell’ASST di Lecco che ha sviluppato nel corso degli anni una specifica esperienza in questo ambito clinico e dal Dr. Antonio Piotti, filosofo psicoterapeuta che segue pazienti con queste problematiche presso l’Istituto Minotauro di Milano.
Un progetto di “postvention” serve a gestire gli aspetti traumatici di un suicidio o di un tentato suicidio quando esso si verifica coinvolgendo le istituzioni scolastiche con l’obiettivo di ridurre al minimo i rischi di emulazione, di prendere in carico i soggetti più sofferenti e di aiutare l’istituzione a superare le maggiori difficoltà che il trauma comporta.
Nel nostro Paese, che pure non è fra quelli a maggior rischio, il suicidio è la seconda causa di morte fra i giovani maschi e la terza fra le femmine; per questo motivo si stanno avviando progetti, anche in via sperimentale, di “postvention”. Questi progetti sono stati attivati anche nella provincia di Lecco che, negli ultimi anni, ha dovuto purtroppo assistere alla scomparsa di un numero significativo di giovani che si sono tolti la vita. A questo proposito va tenuto conto che per ogni suicidio numerosi sono i tentativi ed i mancati suicidi (secondo L’O.M.S. con un rapporto 10 a uno). Inoltre c’è un numero ancora maggiore di adolescenti che meditano in segreto e per anni sul suicidio per poi metterlo in atto quando la vita frappone ostacoli vissuti come insormontabili.
Purtroppo il silenzio è totale su questa realtà e viene taciuto anche il notevole potere di fascinazione che il suicidio esercita sui giovani anche attraverso la rete, le serie televisive in cui il suicidio è il tema centrale ed attraverso giochi estremamente pericolosi proposti via web.

Nel contesto che ci troviamo a vivere attualmente diventa quindi importante che l’adulto si renda responsabile in prima persona, riappropriandosi innanzitutto del tema della morte come aspetto fondamentale della vita che, se viene lasciato nell’ombra della paura, si manifesta con forza tragica e violenta.

In considerazione di quanto detto sopra questi incontri vogliono contribuire a riscrivere la speranza sul nostro territorio e a sostenere le ragioni della vita in virtù di un lavoro di rete tra istituzioni e famiglie.

 

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